Incontro di Studio su "Le disposizioni anticipate di trattamento".
Bergamo, 18 gennaio 2018 – Il Consiglio Notarile di Bergamo, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Bergamo, ha organizzato oggi presso la sede dell’Istituto al Kilometro Rosso, l’incontro di studio sulle “Disposizioni Anticipate di Trattamento”.
L’evento, primo in Lombardia dopo l’entrata in vigore della Legge n. 219 del 2017 sul Biotestamento (G.U. n. 12 del 16 gennaio 2018), ha rappresentato un’importante occasione di incontro ed approfondimento tra medici e notai, figure direttamente coinvolte in questa delicata materia sia nella parte di formulazione della diagnosi e della proposta dei trattamenti sanitari, sia nella definizione e raccolta delle volontà del paziente.
“La nuova normativa – afferma il Guido De Rosa, Notaio, Responsabile Scientifico dell’evento – definisce i termini del consenso informato del paziente ai trattamenti sanitari ed agli accertamenti diagnostici, ed introduce l'istituto delle disposizioni anticipate di volontà in materia oltre allo strumento della pianificazione condivisa delle cure”.
“Attraverso l’incontro di oggi – continua De Rosa – abbiamo analizzato le situazioni di “prognosi infausta” per malattie degenerative senza prospettiva di guarigione, discusso su come si possa alleviare la sofferenza attraverso trattamenti sanitari e cure palliative, sulla differenza tra il rifiuto di trattamenti sanitari ed eutanasia e sul modo in cui si può decidere del proprio “fine vita” chiedendo al notaio di non essere sottoposti a ulteriori trattamenti sanitari, e su come si possa comunicare la propria volontà ai medici”.
“Facciamo di tutto per la nostra vita, perché sia più facile, più completa, più felice e anche il più lunga possibile. Giusto, giustissimo. E per la morte? Non ce ne occupiamo mai. Chi decide quando è il nostro tempo di morire? E se le cure vengono spinte troppo oltre, sottraendo la decisione al singolo e negandogli magari la possibilità di salutare i suoi cari, di prepararsi, di lasciare la vita con dignità?” Giuseppe Remuzzi, Coordinatore delle Ricerche dell’Istituto Mario Negri, ha preso su questo tema una posizione chiara supportata dalla scienza e dall’esperienza di essere stato vicino a tanti ammalati. Molti degli argomenti che ha trattato sono stati affrontati nel suo ultimo libro “La scelta”, edito da Sperling & Kupfer.
All’incontro hanno partecipato come relatori anche Ariela Benigni, Capo del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Istituto Mario Negri, che ha illustrato le prospettive e i limiti della medicina di fronte alle malattie legate all’invecchiamento che sono protagoniste assolute di questo tema e forte motivazione di scelte importanti sul proprio futuro; e Daniele Maffeis, Avvocato e Ordinario di Diritto Privato all’Università di Brescia, che si è soffermato sul tema delle manifestazioni di volontà del “fine vita” e sulle novità introdotte dalla legge sul biotestamento che, lungi dal prevedere la legalizzazione dell’eutanasia, fissa, però, l’obbligo che nessun trattamento sanitario possa essere iniziato, o protratto, senza il consenso libero e informato della persona interessata.
L’incontro di studio si è concluso con la visita dei Laboratori di ricerca dell’Istituto Mario Negri da parte dei numerosi partecipanti all’evento.