Assemblea provinciale 2014: i dati della bergamasca e le considerazioni in merito al DDL Concorrenza 20.02.2015
Bergamo, 12 marzo 2015 – Si è tenuta mercoledì 25 febbraio 2015, nella sede di Viale Vittorio Emanuele, l’Assemblea annuale del Notariato bergamasco. In assemblea è stata illustrata ed approvata la relazione del Presidente Maurizio Luraghi sull’andamento dell’attività notarile nell’anno 2014 e si è proceduto al rinnovo parziale dei componenti del Consiglio notarile distrettuale.
IL CONSIGLIO NOTARILE DISTRETTUALE DI BERGAMO RISULTA OGGI COSÌ COMPOSTO:
MAURIZIO LURAGHI, confermato Presidente in carica fino al 2018
PASQUALE FARINARO, Segretario
MARCO TUCCI, Tesoriere
RITA BOSI, confermata fino al 2018
FABRIZIO PAVONI
ALBERTO MARIA CIAMBELLA
ANNA CONSOLI
FRANCESCO LUIGI PATANE’
ERNESTO SICO
ELISABETTA TATARANNO
SARA CARIONI, neoeletta, in carica fino al 2018
La situazione attuale nel Distretto è la seguente: su 107 posti disponibili sono operativi 69 notai (64%). Le donne notaio sono 20 (4 in più dello scorso anno). L’età media dei notai in distretto è pari ad anni 49; il notaio più giovane ha 31 anni, quello meno giovane 74.
In Consiglio Notarile entra Sara Caironi, classe 1977, notaio dal 2009, in Bergamo dal 2012, dal gennaio 2014 Referente Locale Antiriciclaggio per il Distretto Notarile di Bergamo.
Gli studi notarili associati sono 5.
Il numero di dipendenti e collaboratori presso gli studi del Distretto si attesta a 352, -14% rispetto al 2010 e nonostante il numero dei notai in esercizio faccia registrare un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo considerato.
I RISULTATI DELL’ATTIVITA’ NOTARILE DEL 2014
Continua la diminuzione del numero degli atti: nell'anno 2014 sono stati 71.861 rispetto ai 75.170 del 2013 (- 4,40%)
L’andamento del lavoro ha conosciuto anni di gravissima crisi: dal 2006 ad oggi si è perso più del 50% del lavoro.
I pignoramenti immobiliari presso il Tribunale di Bergamo continuano ad evidenziare numeri importanti. Nel 2014 sono stati 1.700, rispetto ai 1.597 del 2013 (+6,45%)
A causa dell’invenduto aumenta il numero dei procedimenti pendenti: nel 2014 sono 6.000, rispetto ai 5.936 del 2013 (+ 1,08%).
Si registra una riduzione dei protesti che, nel 2014 sono stati 14.654 contro i 18.351 del 2013
(-20,15 %). Questo, che potrebbe essere letto in prima battuta come un segnale positivo, rivela, al contrario, una drastica riduzione dei consumi: meno acquisti, meno insolvenze, meno protesti. Questa è la più probabile chiave di lettura del dato 2014.
Le 1.100 pratiche (nel 2013 erano n. 998) affidate all’Associazione Bergamo 302-98 (aste ed esecuzioni immobiliari) nel 2014 si distinguono così:
CREDITORI: banche n. 700 (57%), condomini n. 200, altri n. 100.
DEBITORI: extracomunitari n. 700 (57%), società e imprese n. 200, altri privati n. 100.
Si nota quest'anno, tra i creditori, l'aumento dei condomini e, tra i debitori, quello degli extracomunitari.
Il numero delle compravendite scende di 719 unità rispetto al 2013: da 13.953 a 13.234 (- 5,15%)
Il numero delle donazioni scende di 186 unità rispetto al 2013: da 3.366 a 3.180 (- 5,53%)
Il numero dei finanziamenti ipotecari sale di 153 unità rispetto al 2013: da 6.161 a 6.314 (+ 2,48%).
La crescita relativa ai mutui ipotecari, registrata nell’ultimo trimestre del 2014, fa sperare in una - sia pur timida - ripresa del settore, agevolata da tassi d'interesse particolarmente bassi (con l'Euribor ormai vicino allo zero) e da una maggiore propensione delle Banche ad erogare finanziamenti.
Il numero delle costituzioni di società sale di appena 85 unità rispetto al 2013 (da 1.781 a 1.866).
Il numero degli scioglimenti di società scende di appena 50 unità rispetto al 2013 (da 1.170 a 1.120). Il saldo attivo in campo societario (rapporto tra società che nascono e società che muoiono) risulta pertanto sostanzialmente invariato rispetto all'anno 2013.
La crisi pesa sulle casse erariali. Le imposte e anticipazioni riscosse nell’ambito dell’attività dei notai come sostituti d’imposta (riscossione diretta e senza aggio per conto dello Stato) sono passate da 172 milioni di euro nel 2007 a 71 milioni di euro nel 2014 (- 41 %).
Nel 2014 i testamenti pubblici sono n. 323, in aumento rispetto ai 270 del 2013 (+ 19,63%); si conferma il sempre maggior ricorso a questo strumento in una logica di organizzazione dei patrimoni familiari.
Prosegue “Chiedilo al Notaio”, l’attività di consulenza gratuita ai cittadini, inaugurata nel novembre 2007, tutti i sabato mattina, presso il Consiglio Notarile in viale Vittorio Emanuele n. 44, dove sono presenti, previo appuntamento telefonico (035.224065), due notai.
Nel 2014 sono stati n. 475 i colloqui con i cittadini, che hanno avuto ad oggetto, in particolare, quesiti in materia civile (compravendite, preliminari, garanzie, immobili da costruire, tutele acquirenti edilizia economico popolare, catasto, servitù, affitti), fiscale e successoria (devoluzione, accettazione, gestione della massa, redazione testamento).
Il Presidente Maurizio Luraghi, a commento dei dati dell’attività del Distretto di Bergamo:
“Il trend che registriamo attraverso la stipula degli atti continua ad essere negativo anche in Provincia di Bergamo, in linea con la situazione generale del Paese. La ripresa dell’ultimo trimestre 2014, evidenziata dall’incremento dei contratti di mutuo ipotecario, è troppo timida per far registrare un’inversione di tendenza, anche nel settore immobiliare, tradizionalmente trainante.
Negli ultimi nove anni la mole degli atti si è ridotta del 50%, portando con sé una riduzione degli organici degli studi notarili, in linea con il trend degli studi professionali in generale: situazione aggravata dal fatto che per l'anno 2014 non è stato possibile il ricorso, da parte dei dipendenti degli studi professionali, agli ammortizzatori sociali (diversamente da quanto accade per le imprese).
La crisi pesa anche sulle casse dello Stato: le imposte e le anticipazioni che i notai riscuotono come sostituti d’imposta, ovvero direttamente, immediatamente e senza alcun aggio, sono crollate del 40%.
Cresce ulteriormente (anche se in termini assoluti i numeri non sono eclatanti) la propensione dei bergamaschi a pianificare la sorte dei propri beni attraverso gli strumenti della donazione tra parenti e dei testamenti: questi ultimi in particolare fanno registrare nel 2014 un aumento di circa il 20% rispetto al 2013”.