A Bergamo il convegno dell'Associazione Notai della Lombardia sul tema del sovraindebitamento.
Bergamo, 19 novembre 2012 – E’ in programma a Bergamo, in collaborazione con il Consiglio Notarile Distrettuale, il terzo incontro del convegno itinerante promosso dall’Associazione Sindacale dei notai della Lombardia sul tema “Composizione delle crisi da sovraindebitamento. Via di fuga per consumatori, professionisti e piccoli imprenditori?”.
L’evento, in programma venerdì 23 novembre dalle ore 15,00 alle ore 19,30 presso la sede del Consiglio Notarile di Bergamo in Viale Vittorio Emanuele II n.44, è riservato ai notai e accreditato per la formazione professionale.
Si tratta di un tema di grandissima attualità, anche in considerazione della situazione di grave crisi economica con cui oggi sempre più cittadini nel nostro Paese si trovano a doversi misurare, su cui il Governo ha deciso di intervenire con la Legge n. 3/2012, modificato dal D.L. 18 ottobre 2012 n. 179.
Il convegno, che intende analizzare nello specifico la legge, è moderato dal notaio Domenico Chiofalo, presidente dell’Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia, dopo il saluto del Presidente del Consiglio Notarile di Bergamo Pier Luigi Fausti e vedrà le relazioni dell’Avv. Prof. Alberto M. Tedoldi – Professore di Diritto processuale civile nell’Università degli Studi di Milano - Avvocato in Milano – sul tema Le linee della nuova disciplina. Inquadramento sistematico; del Notaio Alessandra Mascellaro - Prospettive e nuove funzioni, conseguenze e implicazioni sull’attività notarile della legge 3/2012, modificata con D.L. 179/2012; del Dott. Avv. Roberto Drisaldi – Dottore commercialista e Avvocato in Novara - su I presupposti di ammissibilità alla nuova disciplina. Gli organismi di composizione della crisi: ruolo, poteri e funzioni.
Ma in che cosa consiste il sovraindebitamento? Con il termine “sovraindebitamento” si intende quella situazione di perdurante squilibrio, determinata dall’impossibilità di adempiere regolarmente alle obbligazioni assunte attraverso il ricorso a redditi propri, a beni mobili e immobili di proprietà.
Fra le cause la forma di sovraindebitamento più diffusa è quella del sovraindebitamento attivo del consumatore, generato da una propensione di spesa della famiglia per eccessiva fiducia nelle capacità reddituali. Il sovraindebitamento viene in questo caso collegato ai prestiti concessi alle famiglie: ruolo preponderante viene attribuito ai mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa e al credito al consumo (carte di credito, prestiti personali).
Esiste poi il sovraindebitamento passivo, che deriva da fattori traumatici e/o fattori congiunturali imprevedibili e non dipendenti dalla volontà del soggetto (quali per es. la perdita dell’occupazione, la separazione coniugale, una grave malattia), che hanno fatto venir meno la fonte principale di reddito, determinando l’insorgere di passività impreviste.
Come detto, l’Italia si è mossa con la Legge 3/2012, modificata e integrata dal D.L. 18 ottobre 2012 n. 179, che riguarda solo i debitori non soggetti, né assoggettabili alle procedure concorsuali (art. 6, comma 1).
Informazioni e iscrizioni on line sul sito www.notaibergamo.it