Il Consiglio Notarile di Bergamo per la IX Edizione di BergamoScienza.
Bergamo, 6 ottobre 2011 - Il Consiglio Notarile di Bergamo, dal 2010 membro dell’Associazione BergamoScienza, debutta quest’anno all’omonimo Festival, giunto alla IX Edizione.
“Il Consiglio Notarile di Bergamo – dichiara il Presidente Pier Luigi Fausti – partecipa con entusiasmo ad uno degli appuntamenti culturali più importanti della città. Nostro desiderio e auspicio è arricchire, con le competenze economiche e giuridiche della categoria, un dibattito sempre più attuale e urgente sulle regole che disciplinano gli ambiti e le relazioni economiche e sociali del mondo in cui viviamo. Il notariato bergamasco non intende sottrarsi in un momento storico, difficile e complesso come quello che stiamo vivendo, ad un confronto “alto” e competente, utile a disegnare sia culturalmente sia nella realtà delle situazioni economiche, giuridiche e finanziarie, i tratti di un sistema civile più sostenibile e a cui tendere”.
Il Consiglio Notarile promuove due degli eventi in calendario:
LEGGE DI NATURA E NATURA DELLA LEGGE
Venerdì 7 OTTOBRE – ore 21:00, Teatro Sociale, via Colleoni, Città Alta – Bergamo.
In questo seminario-dialogo, lo scienziato - Fritjof Capra - e il professore - Ugo Mattei – esplorano i legami concettuali e storici tra scienza e giurisprudenza.
Sia scienziati che giuristi utilizzano il concetto di Legge: i primi in riferimento ai rigorosi procedimenti naturali, gli altri con riguardo alle regole di condotta nella società.
Un esame più approfondito rivela che entrambe le professioni concepiscono il termine “legge” in modo errato e illustra, inoltre, come il tema “Legge” si sia evoluto parallelamente nelle due discipline.
Capra e Mattei dimostrano che un nuovo paradigma sistemico ed ecologico (Legge della natura e natura delle Legge, appunto) è in fase di sviluppo in ambito scientifico, ma non è ancora emerso nel settore giuridico, nonostante ciò possa risultare decisivo per risolvere i maggiori problemi del mondo.
Relatori: Fritjof Capra, fisico e saggista austriaco, Berkeley, California, Ugo Mattei, Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino; Hastings, California. Introduce: Pier Luigi Fausti, Consiglio Notarile Distrettuale di Bergamo.
INSIDE JOB. IL PRIMO DOCUMENTARIO SULLA CRISI ECONOMICA GLOBALE DEL 2008.
Sabato 8 OTTOBRE - ore 20.30, Auditorium Piazza della Libertà, Città Bassa – Bergamo
In collaborazione con LAB80
Regia: Charles Ferguson; Cast: Matt Damon. Durata: 120
Un resoconto, severo, di quanta avidità e mancanza di scrupoli ci siano dietro la crisi finanziaria che ha provocato, a partire dal 2008, la perdita di milioni di posti di lavoro. Oscar 2010 per il miglior documentario, Inside Job è una ricostruzione, a volte sconcertante, dei rapporti e degli intrecci tra politica e finanza, delle dannose conseguenze dei conflitti di interesse nei rapporti tra mercato e governo.
Commentano il film: Pier Luigi Fausti, Presidente del Consiglio Notarile di Bergamo - Andrea Moltrasio, Presidente Associazione BergamoScienza - Ugo Mattei, Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino; Hastings, California - Massimo Mucchetti, Giornalista del Corriere della Sera.
Il Presidente Pier Luigi Fausti presenta la scelta di “Inside Job”: anteprima a Bergamo, in collaborazione con LAB 80.
La crisi economica accompagna da qualche anno la nostra vita: anche la nota casalinga di Voghera, ormai, la prima cosa che fa di buon mattino non è controllare se pioverà o ci sarà il sole, ma cercare informazioni (anche in rete) per sapere come ha chiuso Wall Street e come hanno aperto le borse asiatiche …
La sensazione, e forse più di una sensazione, è che la finanza abbia travolto la nostra esistenza, prevalendo di gran lunga anche sulla stessa economia reale.
Inoltre, proprio per la sua natura “virtuale” l’attività finanziaria si colloca e sviluppa ovunque e, pertanto, non può essere controllata o disciplinata dalle norme di un singolo Paese; né la comunità internazionale è in grado di darsi delle norme condivise.
E’ di questo che parla Inside Job: della difficoltà di controllare l’attività finanziaria, dei suoi eccessi che destabilizzano sia l’economia reale sia le istituzioni governative.
A limitare gli effetti meno positivi di questo dilagare finanziario, si sono levate alcune voci autorevoli, anche nel settore economico sia in Italia che all’estero. In Italia, ad esempio, Guido Rossi ha recentemente scritto sul principale giornale economico italiano, il “Sole24Ore”, che “la soluzione dei problemi non sta dunque nelle sempre più scomposte ricette economiche, da qualsiasi parte arrivino, bensì in un nuovo ius gentium, quel diritto delle genti la cui esistenza veniva già rivendicata dal grande Giambattista Vico”.
Negli Stati Uniti Robert Schiller, professore a Yale e tra i candidati al Nobel, nel suo libro “A subprimes solution” ha sostenuto che il notariato può essere strumento di corretta pianificazione finanziaria. In effetti in considerazione delle numerose frodi verificatesi in USA nel settore dei mutui ipotecari, è stato sostenuto che un sistema di controlli preventivi come quelli assicurati da un notariato di tipo latino avrebbe impedito il formarsi di una bolla così immensa.
Abbiamo così voluto portare al pubblico di BergamoScienza il contributo di una visione della crisi dal punto di vista del diritto, recuperando il terreno rispetto alle infinite analisi economiche. I nuovi prodotti finanziari, ad esempio, sicuramente possono alimentare il mercato; tuttavia nel momento in cui il rischio della concessione di un prestito viene dissociato dalla responsabilità (e ciò avviene tutte le volte che società finanziarie impacchettano i loro crediti in prodotti da vendere a terzi, più o meno consapevoli dei contenuti: “originate to distribuite”), si induce la possibile tentazione di un allentamento dei criteri di sana prudenza nella concessione del credito e, quindi, si finisce per introdurre nel mercato prodotti “avvelenati”.
A fronte delle riforme che vengono giustamente richieste al nostro Paese (perché la crisi almeno questo ha di buono, di averci costretti all’ ”operazione verità”), i notai intendono comunicare la propria disponibilità a contribuire al processo di modernizzazione, come è già accaduto nel settore informatico, dove il notariato ha da tempo guadagnato una posizione di avanguardia. Intendiamo però anche proporre il nostro tipico know how, fatto di trasparenza, di tutela dei diritti e della legalità, di fedeltà fiscale, di cura dell’interesse generale: espressione di una cultura e una tradizione secolari che altrove ci invidiano e rimpiangono e, a volte, tentano di importare. Soprattutto vogliamo ricordare a tutti coloro che sono passati o si accingono a varcare la soglia dei nostri studi, che qui potranno trovare un bene di cui oggi si sente molto la mancanza: la fiducia.