Assemblea annuale 2013, La crisi continua a mordere e a pagare è anche lo Stato.

I dati dell'attività del Distretto di Bergamo relativi all'anno 2013 certificano la crisi ed evidenziano come una ridotta attività economica (atti e transazioni) si traduca anche in una notevole riduzione delle entrate fiscali nelle casse dello Stato.

l 2013 fa registrare un importante – 10 % rispetto al già difficile anno 2012. L’andamento del lavoro ha conosciuto anni di gravissima crisi: dal 2006 ad oggi si è perso più del 50% del lavoro.

I pignoramenti immobiliari presso il Tribunale di Bergamo continuano ad evidenziare numeri importanti. Nel 2013 sono stati n. 1.597, sostanzialmente in linea rispetto al 2012 (n. 1.614).

A causa dell’invenduto aumenta il numero dei procedimenti pendenti n. 5.936 (+ 15,91% rispetto al 2012, triplicati rispetto al 2008 n. 1.930).

Le n. 998 pratiche (nel 2012 erano n. 691) affidate all’Associazione Bergamo 302-98 (aste ed esecuzioni immobiliari) nel 2013 si distinguono così:

CREDITORI: banche n. 672, condomini n. 179, altri n. 147.

DEBITORI: extracomunitari n. 514, società e imprese n. 191, altri privati n. 293.

Interessante rilevare che è cambiata la distribuzione dei protagonisti delle procedure: tra i creditori, rispetto al 2012, sono aumentati i condomini + 155% e tra i debitori le società e imprese + 282%. Ciò significa sia una maggiore sofferenza e difficoltà per le famiglie nel pagare regolarmente le spese di condominio sia una difficoltà crescente delle imprese a far fronte ai propri impegni. 

Nel 2013 vi sono state n. 6.728 convenzioni di acquisto prima casa (- 9 % rispetto al 2012 e – 35% rispetto al 2009) e n. 3.699 mutui prima casa (- 6 % rispetto al 2012 e -47 % rispetto al 2009).

Si conferma, quindi, il credit crunch: solo il 55% degli acquisti prima casa è finanziato con un mutuo (rispetto al 69% del 2009).

Il numero delle società costituite resta più o meno invariato rispetto al 2012 nel numero di 1.783,  ma fa registrare un - 16% rispetto al 2009.

Nel 2013 gli scioglimenti di società sono n. 1.294; più della metà, n. 642, solo nell’ultimo trimestre dell’anno.

La crisi, infine, pesa sulle casse erariali. I notai evidenziano che le imposte e anticipazioni riscosse nell’ambito dell’attività come sostituto d’imposta (riscossione diretta e senza aggio per conto dello Stato) sono passate da 172 milioni di euro nel 2007 a 81 milioni di euro nel 2013 (- 53 %)

Leggi il comunicato stampa.